Il presente lavoro prende avvio a seguito dell’evento “Il teatro diffuso. Esperienze di teatro nella salute mentale in Italia” del gennaio 2020, di cui sono disponibili gli Atti (a cura di Ivonne Donegani, Maria Francesca Valli e Bruna Zani, 2022). In quell’occasione il gruppo di lavoro si era posto quattro obiettivi: avviare un percorso di definizione del Progetto di Rete Nazionale dei Teatri di Salute Mentale; coinvolgere in tale percorso i diversi soggetti che fanno parte di questo sistema; aprire un confronto su scala nazionale sui molteplici aspetti che caratterizzano il panorama e lo stato dell’arte delle realtà teatrali che operano in collaborazione con dipartimenti di salute mentale attraverso metodiche partecipative; iniziare a lavorare per costruire concretamente il network.
Nel corso delle due giornate dedicate ai lavori del convegno erano emersi pensieri, pratiche, parole chiave condivise e visioni del futuro, nonché interrogativi su cosa fare per dare visibilità e riconoscimento alle esperienze maturate negli anni e a quali soggetti spettasse riconoscere tali attività. Tra i diversi attori citati: istituzioni sanitarie, istituzioni culturali, agenzie educative e di formazione, amministrazioni pubbliche. Da tale confronto, sebbene caratterizzato da un panorama composito di realtà teatrali operanti in collaborazione con i dipartimenti di salute mentale, era emerso un quadro dai contorni netti, forse perché i presenti erano sensibili e prossimi all’esperienza del gruppo regionale promotore dell’evento, per cui non è stato complesso trovare ricchezza e sintonia di risposta. Ma quella comunanza poteva essere estesa anche a coloro che non avevano partecipato all’evento, pur avendo agito esperienze analoghe a quelle della regione Emilia-Romagna, caratterizzate da un forte e ricercato ancoraggio ai servizi di salute mentale?
È da questo interrogativo significativo che è nato il percorso di ricerca “Mappatura a livello nazionale delle realtà del terzo settore nell’ambito del teatro e salute mentale”, condotto da A.S.Vo. ODV, ente gestore di VOLABO - Centro Servizi per il Volontariato della città metropolitana di Bologna, in collaborazione con l’Istituzione Gian Franco Minguzzi della Città Metropolitana di Bologna, su mandato dei firmatari del protocollo d’intesa sull’attività di Teatro e Salute mentale sottoscritto nel 2020 da Regione Emilia-Romagna (Assessorato Politiche per la salute e Assessorato alla Cultura e paesaggio), Istituzione Gian Franco Minguzzi della Città Metropolitana di Bologna e Associazione Arte e Salute APS.
Il percorso di ricerca, oggi al termine della sua seconda fase, ha messo al centro la necessità di approfondire la conoscenza delle esperienze territoriali e delle loro peculiarità, al fine di perseguire la costituzione di un movimento dei teatri della salute mentale, rafforzando le reti sorte in modo formale nei diversi territori del Paese e/o implementando quelle informali in un’ottica nazionale.