Festina Lente Teatro
Liberamente tratto dall’opera di Eugene Ionesco
Regia Andreina Garella / Ambientazione Mario Fontanini
con Feyyaz Akdag, Sabina Arku, Fabio Barbieri, Stefano Barbieri, Luca Bellei, Antonio Cirillo, Giovanni Coli, Flavio Ferrari, Stefania Ferrari, Gaia Gambarelli, Annalisa Gentile, Gianpaolo Gualtieri, Caterina Iembo, Patrizia Marcuccio, Stefano Marzi, Lucio Pederzoli, Marina Pigoni, Giuseppina Poli, Consuelo Tamburrino, Massimo Torri, Aurelio Vergai.
Una tranquilla cittadina è scossa da improvvise apparizioni di rinoceronti e gli abitanti del luogo diventano vittime di un’assurda metamorfosi: il loro aspetto umano si trasforma in quello dei giganteschi pachidermi.
Una metafora sui totalitarismi, sul conformismo, sul razzismo. Un attacco alla standardizzazione e alla resa assoluta al potere dominante.
Quando si gira la testa dall’altra parte, quando si è dipendenti e si ubbidisce all’opinione pubblica, diventando consumatori sottomessi alle tendenze, ci si può riconoscere, addormentati e impigriti, incapaci di prendere parte alla vita. Pressati dalla prestazione, prigionieri di noi stessi.
Ma c’è chi non si sente rappresentato dalla maggioranza e non si riconosce nell’immaginario regnante e riesce a resistere alla metamorfosi per restare umano e combattere contro vecchi e nuovi rinoceronti.
In scena un gruppo con fragilità e disagio psichico, capace di accettare e di imporre agli altri la propria vulnerabilità, coltivando con leggerezza una dimensione più contemplativa della vita.